Ieri abbiamo concluso la terza settimana di scuola, lo studio procede bene ma abbiamo chiesto alla professoressa di rallentare col programma perché c'è tanto da studiare.

Tutti i pomeriggi andiamo in una biblioteca nel centro storico della città che è molto calda e accogliente, gli interni sono in legno e ci sono molte finestre per fare entrare la luce; è frequentata da molti studenti per cui è l'ambiente ideale per studiare. Resta aperta fino alle 20 quindi passiamo la maggior parte del nostro tempo fuori casa.

In queste tre settimane con Kasia siamo riuscite a pianificare la vita quotidiana della comunità: i tempi della preghiera, della preparazione dei pasti, della pulizia della casa, della gestione dei soldi e dell'incontro comunitario. Sono tutti momenti che ci aiutano a fare nostri i tempi comunitari che troveremo anche a Carapira. Per esempio, questa settimana tocca a me preparare da mangiare (quindi cucina italiana!) e gestire l'incontro comunitario. Kasia invece ha il compito di preparare la preghiera e fare le pulizie di casa. Settimana prossima invertiamo le attività, così entrambe ci occupiamo un po' di tutto, quindi ci prendiamo cura di quella che è la nostra casa e la nostra vita comune. La convivenza è un impegno che richiede molto pensiero e molta attenzione verso l'altro che è decisamente diverso da me, nel pensiero, nella cultura, nelle abitudini, nella lingua e anche nell'età. I primi giorni non è stato semplice organizzare il tutto, ma ci siamo impegnate fin da subito a darci il tempo per parlare, ascoltare e capirci, con le poche parole di portoghese che apprendevamo di giorno in giorno e con i gesti!

Abbiamo anche molto che ci unisce, la scelta comune di partire per la missione come comboniane, la preghiera e la condivisione quotidiana del vangelo, e poi ci ritroveremo a Carapira per vivere insieme, anche questa aspettativa futura ci aiuta.

Quindi i ritmi quotidiani prendono forma e anche la vita qui a Braga.

Il week end passato siamo state a Viseu, una città nell'entroterra portoghese che si raggiunge con due ore di auto da Porto. Lì si trova la prima casa fondata dai padri comboniani in Portogallo.

Abbiamo passato tre giorni insieme a un gruppo di persone che desiderano essere laici missionari comboniani e per questo stanno percorrendo un cammino di formazione della durata di due anni. Io e Kasia abbiamo partecipato a questa due giorni di formazione sul tema "i laici nell'evangelizzazione" e tra i testi di supporto abbiamo letto alcuni documenti della chiesa mooolto interessanti, sull'universalità della chiesa, sull'importanza del laicato nella chiesa (Lumen Gentium del 1964 - sulla Chiesa; Cristifidelis Laici del 1988 - sul laicato nella chiesa e nel mondo;Redemptoris Missio del 1990 sul mandato missionario).
Come vedete dalle date sembrano documenti "vecchi", un po come a volte puo' apparire la nostra chiesa, ma vi assicuro che sono state scritte parole che sono attualissime e che papa Francesco ci ripropone.                 

I documenti li potete trovare in questo sito: http://w2.vatican.va/content/vatican/it.html

E poi le lettere del Comboni scritte nei suoi anni di missione in terra africana e europea.

Io sono rientrata arricchita dall'incontro con queste persone che stanno coltivando un desiderio che prende forma ... é bellissimo. Ci ritroveremo con loro anche il prossimo mese. 

Le giornate sono state una full immersion nella lingua, chissà perché a tavola davanti a un bel piatto caldo di cibo ci si capisce con più facilità!

Un abbraccio a tutti
Barbara