Il tempo è trascorso come un fulmine in questi ultimi due mesi e sono successe molte cose, per potervele raccontare ho pensato di pubblicare delle foto, ma prima di iniziare a far memoria di questa esperienza e degli incontri che porterò con me in missione, vorrei iniziare dal mio presente.

Il mio presente oggi è fatto dell'assenza di Kasia, la mia compagna di vita comunitaria in Braga, che ieri è partita per raggiungere la sua famiglia e passare con lei i prossimi dieci giorni prima della partenza per Carapira.

Il mio presente è fatto dell'arrivo di mia sorella Roberta, che mi ha raggiunto in Portogallo per iniziare domani il Cammino di Santiago de Compostela. Insieme abbiamo preparato lo zaino, cercato di portare l'essenziale. Tra gli oggetti che ho scelto ci sono un quadernetto con segnati alcuni salmi e passi della Bibbia, un libretto con le tappe del cammino e l'MP3, sono strumenti che mi sosterranno e mi daranno la forza per andare avanti nei momenti più difficili del cammino. Vorrei che sia un viaggio dove la fatica e le sforzo fisico si incontrino con la fatica e lo sforzo che sto vivendo nel mio cuore, sono giorni in cui vivo intensamente la partenza: nei saluti agli amici trovati in Portogallo, nel puntare lo sguardo verso l'orizzonte alla missione in Carapira, da cui già ricevo notizie dalle mie compagne di vita Priscila e Beatrix, e dal mio presente, fatto di questo momento di transizione in cui mi sento ancor più in cammino, dove sento ogni singolo passo che sto compiendo, dove sento lo il coraggio che ho bisogno di tirar fuori per rispondere col mio sorriso che piace così tanto alle persone che incontro sulla mia strada... e vivo sempre più la grazia della presenza di Dio nella mia vita