Riflessioni di padre Paulo Ricardo
Lo Spirito Santo crea nell’uomo un organismo
soprannaturale che si caratterizza per la presenza delle virtù infuse e dei
doni dello Spirito Santo. In quanto le prime sono azioni umane, le seconde sono
azioni divine.
Teologicamente, tanto le virtù quanto i doni sono
abiti che sono diretti all’azione. E, anche se presenti in noi, non significa
che sono attuate, per questo perché diventino azione e realtà necessitiamo
della grazia attuale.
La grazia attuale è un intervento di Dio, equivale all’energia
che ci aiuta realmente a collocare i remi nell’acqua e remare, che riceviamo
solamente per mezzo della supplica, implorando a Dio che la conceda, come un
mendicante sulla soglia della porta del ricco.
La preghiera è il modo per cui la grazia è ottenuta.
Non si può, comunque, pregare in qualsiasi modo. Sono necessari alcuni
requisiti perché raggiunga il suo effetto. Il primo è l’umiltà. Approssimarsi a Dio riconoscendosi piccoli. Il secondo è la fiducia. Lo stesso nostro Signore Gesù Cristo ci disse come fare. “Mio
Dio, io non desidero più solamente amarti dicendotelo con la mia bocca,
desidero amarti nella verità, con la mia vita, con il mio cuore”, con coraggio
e fiducia.
La terza caratteristica è la perseveranza, poiché non si tratta di
magia, Dio desidera svegliare nei suoi figli il desiderio, l’amore e, per
questo, a volte, tarda. Il desiderio delle cose sante solo aumenta con l’attesa.
Finalmente, la quarta è chiedere con attenzione. Sapendo cosa si desidera.
In tal modo, chiedere con umiltà, con fiducia, con
perseveranza e attenzione è la forma di ricevere la grazia attuale che farà sì
che la propria nave avanzi controcorrente.
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