Io e Roberta siamo tornate in Italia da una decina di giorni ormai, siamo tornate a casa.
Roberta nei suoi ritmi quotidiani ritmati dallo studio e dai suoi viaggi a Milano per i corsi universitari; io invece non sono tornata alla mia vita di prima, non ho più un appartamento, nè un lavoro e nemmeno un auto per girare autonomamente, non sono nemmeno tornata alla comunità di Cabiaglio dove ho vissuto gli ultimi tre mesi dell'anno scorso, respirando autentica vita comunitaria! Sono tornata a casa dei miei genitori, dove sono cresciuta, dove ho coltivato nel segreto dei pensieri di Dio, il mio sogno di partire.
Vivo questo tempo come un ponte, ogni momento come un tesoro ricevuto, con la famiglia, con gli amici, i momenti di preghiera e di studio, i contatti con gli amici portoghesi e spagnoli e la mia comunità a Carapira che mi sta aspettando, c'è tanta energia in tutto ciò!
La missione mi sta chiamando forte ma ora è importante vivere questo tempo di attesa e di preparativi alla partenza; è un tempo in cui mi sto caricando, come una molla, per saltare più in alto!!!
Il Cammino di Santiago ... vi mostro alcune foto, buon cammino!
il cammino che abbiamo percorso è un'antica strada romana, mi affascina il camminare su strade così antiche. A differenza dei percorsi sterrati o delle strade asfaltate, questi cammini romani mi trasmettono l'intensità della storia trascorsa nei piedi che li hanno percorsi.


Lei è Rosanna, in questa foto ci troviamo già a Santiago. Rosanna è una focolarina, vive nella Svizzera tedesca ed è un'amante del cammino di Santiago, ci ha dato molte dritte per curarci i piedi e usare correttamente lo zaino; per evitare che il peso ricadesse tutto sulle spalle ci ha mostrato come usare le varie cinghie... durante il cammino ha aiutato molte persone condividendo la sua esperienza.
Il bello del cammino è l'incontro con le persone, ci si sente simili in quanto "Pellegrini" e per questo ci si interessa l'uno all'altro! Quante volte mi sono sentita chiedere: "Come vanno i piedi? Le ginocchia? Lo zaino è a posto?..." sono le preoccupazioni di un Pellegrino in cammino, sia italiano, svizzero, francese, tedesco, portoghese, statunitense, norvegese, australiano, polacco, coreano, ceco...
Durante la seconda tappa, a Rubiaes, io e Roberta abbiamo fatto la spesa per prepararci una pasta, ma avevamo mezzo kilo di fusilli e la salsa per più di due persone! Così abbiamo chiesto ai pellegrini che erano nell'albergue se volevano mangiare insieme a noi, e ci siamo ritrovati in cinque attorno a un tavolo a condividere la "pasta, che come la cucinano gli italiani non la cucina nessuno!" ... questo è stato il commento finale della cena!
Qui ero stravolta, lo ammetto, beh si vede!
Sentivo ancora la stanchezza dei 37 km del giorno prima, infondo nella seconda tappa ne abbiamo percorsi "solo" 18
La bellezza del cammino: gli incontri, la storia che parla nelle opere dell'uomo e la bellezza della natura:

Non ci siamo mai perse grazie alle frecce gialle!
Abbiamo incontrato anche la prima, tracciata lungo questo cammino portoghese centrale
Le foto artistiche della mia sister:
qui siamo alla fortezza di Valença, ultima città portoghese prima di entrare nella Galizia






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RispondiElimina... il Cammino continua...
RispondiEliminaUn po' di riposo e poi altra tappa della tua vita che avrà sempre il sostegno di tutti quelli che ti vogliono bene.
Un abbraccio
Eh già... questa è una piccola sosta per la Partenza che si avvicina sempre più, mi sto caricando! e il bene di cui parli lo sento forte in me e tutto intorno! Un abbraccio a te
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